La nostra associazione è intervenuta/ ha vissuto/partecipa al dramma sociale della tensione, del conflitto armato tra Ucraina e Russia, sia nel suo ultimo percorso storico, sia di un paese, l’Ucraina che prova a cercare maggiore indipendenza nella prospettiva politica mondiale. Tale conflitto che da un osservatore esterno sembra isolato nelle regioni nell’estremo est, investe anche cittadini e ragazzi delle altre regioni, che vengono interessate in differenti modi la prima a livello sociale il paese è destabilizzato e povero, c’è , molta disoccupazione, molte risorse vengono veicolate verso la campagna bellica, la seconda con la richiesta di partecipazione, con il reclutamento di giovani soldati, che a volte non tornano dai campi di battaglia.
Avendo viaggiato, visitato in diverse occasioni e per diversi anni l’Ucraina, dalla nostra analisi riconosciamo che il tutto viene estremamente strumentalizzato, insomma c’è una fame di guerra nel paese, piuttosto che una fame di pace: Infatti si vedono banchetti e propagande con marce varie nelle città più importanti, e inoltre nelle televisioni locali viene dato molto spazio a queste manifestazioni di patriottismo e campagne belliche. Abbiamo visto spesso trasmissioni con militari di ogni grado che vengono intervistati nei talk show televisivi ucraini e si percepisce che c’è un grande interesse nazionale a questo tema. Anche dagli stessi militari si percepisce un occasione in ambito di carriera.
Crediamo che l’inizio della tensione tra i due paesi sia partita intorno al 2004 a KIev, quando forti correnti europeiste e di maggiore indipendenza/distacco dal vecchio blocco sovietico abbiano portato l’Ucraina ad alzare la voce nel nome della propria completa autonomia.
Tutti infatti sappiamo che l’Ucraina, come altri piccoli stati, un tempo era parte di un unico paese, il blocco sovietico. Ma dopo la caduta del regime comunista, tutto si è sciolto e ogni paese, ogni repubblica ha preso una strada propria, nonostante ciò, la Russia ha sempre operato con la sua influenza culturale e di politica in senso generale per avere una voce in capitolo internazionale e strategico su queste neo repubbliche indipendenti.
Oggi la nostra associazione monitora la situazione per quanto sia possibile, osserva le varie dinamiche che si costruiscono giorno per giorno tramite nostri assistiti e tramite i nuovi comunicati che vengono presentati dalle varie fonti giornalistiche e osserviamo a livello sociale l’aspetto della povertà e della situazione precaria in cui il paese versa da diversi anni.